G R A Z I E !

Ringrazio di cuore

tutte le persone che mi hanno accompagnata e sostenuta finora onorandomi della loro presenza. A tutti il mio grazie più sentito. Ogni loro intervento spontaneo e generoso è stato per me motivo di grande soddisfazione e stimolo di accrescimento umano ed artistico.




Presentazione critica di Romeo Aracri

EmanuelaTerragnoli nasce e vive in Verona. La sua pittura, rielaborata e vissuta nella sua interezza si nutre delle tradizioniculturali antiche, di storia, di arte, di leggende, di straordinari eventi di impronta religiosa che hanno avuto origine in terra veneta. La sua è una pittura solare, a tratti sfuggente, che lascia segni nell’anima per il contenuto dei suoi messaggi.I colori sono lo strumento comunicativo. Essi si adagiano sulla tela come carezze leggere dalle tonalità diffuse, morbide, impregnate di un sentimento puro che a volte sfocia nel misticismo. Pittura elaborata nella sua coscienza lentamente, analizzata, stemperata e maturata attraverso un percorso che ne valorizza i talenti, nella oggettivazione del ricordo delle storie senza fine, delle fiabe narrate con incredibile innocenza. Pittura a volte di sensazioni momentanee che fanno vibrare l’anima per il tempo passato o per il sogno mai realizzato, masempre pittura del sentimento, dell’emozione fermata sulla tela come nella pagina di un diario personale, intimo, eppure aperto, in cui riconoscere le nostre e le sue passioni. I colori vivono una vita propria e scorrendo le sue opere come in un racconto si coglie l’evoluzione artistica che passa daelaborazioni complesse a quelle più libere, più mature, più sentite. Ma tutte hanno il sapore delle cose belle, la fragranza di profumi ancestrali e l’impronta di una forte sensibilità emotiva che fa della tela un sentiero lungo cui sciogliere le corde della sua anima.Il passato, il presente sono i motivi dominanti della sua narrazione, alla ricerca della realtà, filtrata attraverso gliocchi della sua emotività che trasformano il quotidiano in una sorta di fiaba raccontata con un linguaggio di forme, figure e segni facilmente riconoscibili.Il suo è un talento artistico spontaneo, non costruito, che non segue correnti e tendenze ma soltanto la sua intuizione e la sua passione artistica e che diventa perciò pittura comunicativa e dialogante.La sua espressione pittorica si concretizza in una composizione sentimentale a volte nostalgica ma sempre carica dienergia positiva, dell’ottimismo che trasforma le disavventure in viatico per il raggiungimento di un obiettivo.Emanuela Terragnoli coglie la realtà che a noi sfugge e la ferma in quadri dai paesaggi bellissimi, carichi di colori caldi, esplosivi, dalle tonalità raffinate che non si arrendono all’usura del tempo. Ritrae angoli, spazi, campagne come lei vorrebbe che fossero e non deturpati dalla violenza dei tempi e ce li rende nella loro dolcezza naturale quale inno alla bellezza del creato, quale monito per la sua conservazione. Per questo le sue tele hanno un forte impatto emotivo: parlano, denunciano e coinvolgono il fruitore in una riflessione attenta e matura. Perchè l’arte in fondo è la ricerca del sogno ed essa stessa è sognatrice e i suoi soggetti hanno lo spazio e il tempo del sogno o della favola a cui ricorrere per lenire gli affanni della vita. Per questo le sue opere che sanno di muschio, di foglie, sono il modo con cui l’artista ripensa il quotidiano e allora unoscorcio di campagna, il filare di un vigneto diventano sospiri dell’anima e preghiera, in una serenità palpabile, che ci fagodere la bellezza della natura, filtrata dalla sua sensibilità, in un insieme in cui il mistico, la tradizione e il sacro si fondono in musicale armonia.I suoi paesaggi sembrano fermati nel tempo in una atmosfera romantica che fa riprendere fiato nel ritmo della vita moderna per ricuperare la forza di andare avanti. Paesaggi che si aprono in una luce intensa e squarciano orizzonti tracciati con delicatezza e incanto; oppure fermano scene come sospese nel tempo dove l’osservatore si perde affascinato. In fondo sono i paesaggi della sua memoria che ci riconciliano con la natura, paesaggi dove i colori sono distesi con leggerezza e materia e dove la spatola si agita in un susseguirsi di pigmenti apparentemente liberi di occupare la tela ma che in realtà seguono i suoi pensieri per concretizzarsi in un dipinto elegante e sentimentale. A volte l’orizzonte è chiuso da nubi leggere che rompono la scenografia, amplificano la prospettiva e scandiscono particolari accattivanti e danno al fruitore una sensazione di malinconia leggera mista a serenità.Limpidezza, luce, brillantezza si susseguono e intrigano lo sguardo che si disperde nella composizione esaltando la sua pittura sentita, quasi sofferta, che alla fine libera l’anima nell’aria dell’emozione. Concettualmente una pittura intensa, con una soavità di fondo che fa intravedere più il senso che la struttura, più il messaggio che la tonalità, quel messaggio che va oltre la composizione e insegue la sua storia, le sue ansie e i suoi sogni, in una misteriosa atmosfera romantica in cui scioglie le sue passioni, le sue emozioni vere, la sua profonda spiritualità. Ma questo èil mistero dell’arte che apre interrogativi e ci affascina oltre la tela in una riflessione che ci libera in un volo scevro da pregiudizi e falsi idoli.
Dott.Romeo Aracri
Vibo Valentia, Ottobre 2012

Presentazione di Michele Lanzaro
Pittura di impatto emotivo forte e “misterioso”. In tutte le sue opere si intravede un velo come a “protezione” di qualcosa che c’è… ma che solo penetrando l’apparente semplicità delle scale cromatiche, peraltro accostate e amalgamate in modo deciso e senza “sconfinamenti casuali”, la sensibilità dell’osservatore riesce a “mescolarsi” e quindi a far parte del messaggio rappresentato. Un paio di esempi : “I colori della Provenza” e “Estate in campagna”…sembrano quasi trasmettere un invito tipo “…entra e passeggia… ammira il paesaggio… accarezza l’erba e i fiori… gustane il profumo”, e… d’istinto... l’occhio viene portato a guardare l’orizzonte… quasi a voler penetrare il dipinto per verificare se dietro la tela…magari c’è un continuo della scena rappresentata; e, in effetti, la curiosità è la “chiave” di lettura giusta per i suoi lavori… voglio dire… è come se fossero viste con un filtro “d’innocenza”… come attraverso gli occhi di un bambino. In altre parole penso che la freschezza della sua pittura, intesa come espressione di impatto visivo allo stato puro delle cose, raggiunge egregiamente l’obiettivo della partecipazione emotiva dello spettatore. Ovvero, l’uomo sa che solo “liberandosi” di ciò che gli altri vogliono vedere… riesce a riflettere se stesso nell’arte… a cominciare dalla vita che è l’opera d’arte per eccellenza.Una sensazione per tutte : “Autunno tra le vigne” mi ha provocato un senso di pace… una voglia di sedermi all’ombra delle viti e gustare il profumo dell’uva.Condivido pienamente il suo dipingere esclusivamente “sentito”, senza torturare e mascherare inutilmente le emozioni del di dentro. Le “cose” che sentiamo nell’anima sono uniche e credo valga la pena di esternarle senza troppi clichè e/o stereotipi che non fanno altro che falsificare, oltre al vero messaggio artistico che vogliamo trasmettere, anche il rapporto umano che abbiamo con gli altri. Chi crea l'opera crea se stesso, o, per meglio dire, crea quel particolare momento di se stesso escludendo a priori la possibilità di eventuali cloni... perchè sarebbe impossibile ripetere un momento unico e vissuto... un attimo di cui la nostra anima ha già scritto tutto nell'opera eseguita”…. e ancora “…in quel momento (cioè nel momento in cui si compone una qualsiasi opera d’arte) si è soli davanti a se stessi e che ciò che verrà rappresentato non è altro che la “fotografia” di ciò che si è in quel preciso istante…”. L’uomo dovrebbe “vestirsi di nudità” davanti a ciò che crea…mettere i propri limiti e le proprie pochezze davanti a al proprio “io”…le sue mani dovrebbero esprimere la grande umiltà che solo un’anima consapevole della unicità di quel momento in cui mette a nudo se stesso davanti agli altri attraverso un dipinto, una canzone, una scultura… insomma tutta l’arte… cioè la propria vita, il proprio essere uomo. Credo, a mio modesto parere, che le opere di Emanuela Terragnoli esprimano tutto questo… ed è ciò che mi ha colpito osservando i suoi dipinti.Michele Lanzaro – Poeta e Pittore – Nola (Napoli) 22/10/2009

sabato 23 gennaio 2010

Presentazione di Romeo Aracri

"La pittura di E. Terragnoli e’ una pittura romantica, tenera, del ricordo o forse piu’ semplicemente un racconto della sua anima che impregna i suoi pigmenti di una luce intima, serena e nel contempo nostalgica. Paesaggi che scorrono come una favola in cui la stessa artista si immerge disperdendosi come un colore e vivendo la sua creatura nel gioco bellissimo delle tonalita’ leggere, calde, che imprigionano la luce nel ricamo delle linee volatili e fanno vibrare di sentimento le sue composizioni (La collina delle ginestre-Porto di Garda-olio su tela). I suoi paesaggi hanno qualcosa di indefinito, di impalpabile che dissolve lo sguardo e lo fa disperdere nella tela dove la mente ricerca i particolari che scandiscono la sua attenzione e il suo talento artistico. Paesaggi romantici quasi ottocenteschi, in cui la natura rivive nel suo splendore addolcito dalla sensibilita’ artistica che stempera le ansie , i tormenti e li fa diventare parte del colore (Franciacorta- Estate in campagna-Riva marina-olio su tela). La sua infatti, e’ una sensibilita’ che si concretizza nelle sue composizioni dove non e’ difficile scoprire le sue emozioni e i suoi ricordi che rivivono nella sua dolce cromaticita’ e nelle raffinate linee dei suoi soggetti (Colline Veronesi-Croazia). La pittura allora diventa il diario intimo su cui scrivere i suoi ricordi del viaggio ma non solo. Essa e’ la sua catarsi, la sua metaforica rinascita dalle ansie e dalle problematiche del vivere con le sue difficoltà che solo in parte nella sua magia riesce a diluire e metabolizzare in opere dal sapore dolce-amaro. Pittura intimistica in un certo senso dove nascondere i segreti del cuore e dove raccontare storie antiche e mai sopite. La stessa natura morta e’ elemento costitutivo di questa narrazione riempiendo gli spazi del suo racconto che emerge dalle sue tele come i fiori di iris olio su tela ) o come ortensie (olio su tela) nel loro linguaggio misterioso ma chiaro, semplice, confidenziale. Il suo animo, il suo cuore si aprono alla pittura nella loro completezza anche in ambito religioso o semplicemente della fede che regala composizioni di una ieraticita’ unica, sentita, vissuta e probabilmente ricomposta nei suoi quadri se non apertamente e contraddittoriamente conflittuale (arte sacra)-(oli su tela) l’arte e’ anche questo: indicare una via nel buio della notte per ricostruire forse anche una fede. Pittura in fondo dialogante e personalistica, che non ha mode o correnti da seguire se non il suo talento e la sua spontaneita’ che fa intuire un percorso artistico innovativo (astrattismi-oli su tela) dove le sue mani ricamano finissime tele di sogno in cui l’anima cerca la sua pace e che solo l’arte intimamente vissuta sa trovare. Pittura del sentimento certo, ma di quello vero senza aggettivi, genuino, che sa affrontare la vita nonostante tutto e racconta storie che diventano favole solo perche’ non si ha il coraggio di viverle o forse perche’ gia vissute.
Dr. Romeo Aracri - appassionato d'arte-critico (18/10/2008)

3 commenti:

  1. Bellissime modifiche!!!
    Un abbraccio forte

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  2. Leggo ora questa pubblicazione con notevole ritardo di cui mi scuso. Ma vorrei solo dire che non ho scritto nulla di piu' che quello che sei capace di scrivere tu con i tuoi colori e i tuoi sogni sule pagine delle tue tele.Nel ringraziarti sono certo che mi meraviglierai ancora con i tuoi pigmenti eterei e sognanti.ciao

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  3. Ciao carissimo Romeo. E' un piacere per me la tua visita ed il tuo gentilissimo commento. Sei riuscito a farmi un'altra bella sorpresa passando di qua, come quella volta che mi è giunta generosissima ed inaspettata la tua prima recensione ai miei dipinti. Sono io a ringraziare te, di cuore, con infinita gratitudine.
    Per il resto farò del mio meglio per non deluderti.
    Un forte abbraccio

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